La Fotografia come Arte

Copertina del libro 

All'inizio del '900 il movimento dei pittorialisti  fece sentire la sua voce per far riconoscere la fotografia come un mezzo d'espressione alla pari con la scultura e la pittura. E per molti aspetti ci riuscì, ma per molti rimaneva un puro strumento di riproduzione della realtà.

Anastasia mi ha regalato per il compleanno il libro di Man Ray riguardo la "Fotografia come Arte", l'ho terminato di leggere domenica e l'ho trovato molto interessante... Anche lui come il movimento del pittorialismo si domandò se la fotografia poteva essere un'arte e ci sono molti interessanti scritti che trattano la tematica, allora era ancora più difficile di adesso riuscire ad imporsi con un nuovo mezzo. A lui salvò il fatto che si esprimeva anche con la pittura, ma non fu solo quello a renderlo uno dei primi artisti a rendere la fotografia artistica. Le sue opere fotografiche erano delle vere e proprie sperimentazioni, che andavano decisamente oltre alla riproduzione della realtà (non a caso fece parte del surrealismo), erano esattamente alla pari delle opere artistiche di livello pittorico di quegli anni. Dalle rayografie alle solarizzazioni.
Riporto questo pezzo da uno dei suoi scritti: "un'idea può nascere da un'unica parola, e anche se un'immagine può valere migliaia di parole, una sola parola può determinare la creazione di migliaia  di immagini. Ecco che cosa aveva realizzato la fotografia. Avendo esplorato le possibilità della fotografia in bianco e nero, mi venne un nuovo desiderio. Possiamo esprimerlo così: invece di "riprendere un'immagine", desiderai "fare un'immagine". Divenne dunque necessario prendersi certe libertà con la tecnica, oltre che con il soggetto, così come gli artisti hanno sempre fatto in altri campi. Per quanto insolito, da una modifica del procedimento meccanico si può giungere ad un'interpretazione più originale, anzichè limitarsi a registrare ciò che il fotografo si trova dinanzi." (Pag. 123)
Ecco, credo che questo pensiero spieghi esattamente com'è l'approccio di un artista che utilizza come mezzo d'espressione proprio la fotografia.

di Gilbert Garcin - Witness

E' da un po' di tempo che mi domando qual è la Fotografia come Arte oggi, nel contemporaneo.
Forse sarà dato dal fatto che è il percorso che ho deciso principalmente di seguire...

Oggi la fotografia è molto diffusa, grazie anche al mezzo digitale che è diventato più a portata di tutti... però ho anche notato che a differenza di un tempo c'è molta più confusione.
Proprio perchè la fotografia è più diffusa dovrebbe evolversi ovviamente anche la lettura delle foto.
Invece ho constatato che non tutti sanno quanti generi fotografici ci siano e quanto sia cambiata la figura del fotografo negli anni. Il fotografo / la fotografa non è più solo colui o colei a cui si commissiona un servizio fotografico, che sia un ritratto o un matrimonio, ma può scegliere liberamente di legarsi a un certo tipo di genere o a più generi, senza essere obbligato/a a fare determinati servizi.
Invece spesso si tende a generalizzare, un fotografo dovrebbe, a richiesta del cliente, fare tutti i tipi di servizi senza alcuna distinzione, solo proprio per il fatto che ha un mezzo tra le mani che si chiama macchina fotografica. E invece è lì che sta la differenza ed è in questo che ci dovrebbe essere più informazione e, a mio avviso, più catalogazione.

Ecco un elenco di generi: reportage / documentaria / Sociale / di guerra (con la figura del fotoreporter), di viaggio / naturalistica / paesaggistica, d'Arte, di  moda,  alimenti, street photography, straight photographyglamour, di matrimoni, di musica... e poi ancora: direttore della fotografia, fotografo di scena, il paparazzo, criminalistico, post-mortem, still-life, gotica, ritrattista, pubblicitaria, di nudo, erotico.. insomma, di catalogazioni ce ne sono eccome,  bisognerebbe essere solo più attenti a decifrare la foto che si ha davanti e a capire così lo stile più vicino alla persona che utilizza come mezzo d'espressione la macchina fotografica.

di Chema  Madoz

Ma il genere su cui vorrei principalmente soffermarmi, riguarda proprio la Fotografia d'Arte.
Anche in questo categoria c'è moltissima confusione.
Siamo al punto che tutti possono essere artisti e tutto quindi può essere arte, proprio perche ti spiegano che la bellezza è soggettiva e ogni comunicazione è legata al vissuto e all'intimo dell'artista e quindi dovrebbe essere accettata, capita e valutata come arte a prescindere. Ma non sempre ciò che si vede è autentico...
E a volte basta un effetto artistico e la foto viene catalogata come Arte. E su questo non sono molto d'accordo... proprio come nel pezzo che ho riportato di Man Ray che diceva " invece di "riprendere un'immagine", desiderai "fare un'immagine"". E questo dice già molto.

di Gregory Colbert

Per me l'artista che utilizza la fotografia per esprimersi è come se ricostruisse il suo pensiero / sogno / emozione... quindi non si limita a ritrarre qualcosa con un effetto artistico, la CREA. Come fa con qualsiasi altro tipo di espressione d'arte, come la pittura, la scultura, la musica, ecc... Questa è una prima differenza. Ma, attenzione, non la rende come una foto di moda (lo dico perchè ne ho viste tante nelle varie gallerie artistiche), perchè quello, come ho scritto prima, è un altro genere, distribuito in un'altra maniera con un altro tipo di target, così come il reportage, come la fotografia sociale e documentaria e via dicendo. Invece spesso è più frequente vedere sotto la categoria "fotografia d'arte" questi generi, piuttosto che quello giusto.
Seguo molti siti e mi sono abbonata da poco a "Gente di Fotografia", rivista tra l'altro di ottima qualità e ottima scelta fotografica, però noto che spesso mi manca vedere una VERA fotografia d'arte con dei validi contenuti. Viene svenduto come arte tanto il concetto del nudo, ma a volte il nudo senza emozione nè significato è abbastanza inutile ed è già racchiudibile in un altro genere specifico.

Sono d'accordo nel continuare a diffondere le belle mostre della MAGNUM e di tantissimi altri bravi fotografi e fotografe di tutti i generi possibili, ma credo sia fondamentale specificare meglio la categoria a cui appartengono e fare più chiarezza nelle esposizioni.
Inoltre, spesso si abbina la foto d'arte con  l'Arte Digitale, errato anche questo, questi artisti utilizzano sì una base fotografica, ma tutto il resto è ricostruito digitalmente, in questo caso è decisamente un'arte a sè.

di Liu Bolin - Inside

Quindi mi chiedo, ma esattamente, oggi,  la Fotografia d'Arte qual è?


di Shirin Neshat

Ho fatto anch'io spesso molta confusione leggendo in maniera errata molte fotografie. Inoltre mi sono confusa ulteriormente anche per il fatto che, ben sapendo che il mio bisogno di fotografare è sempre stato legato ad un bisogno artistico, ho realizzato comunque scatti di vari generi fotografici, alcuni anche molto lontani dal mio modo di esprimermi. E questo l'ho fatto un po' per fare esperienza e un po' perchè davo ascolto a determinate esigenze esterne. Ma credo sia fondamentale che io stessa mi faccia chiarezza su quale genere o generi indirizzarmi, per evitare di creare quella confusione ulteriore che già c'è. ( e in tutti i campi, non solo fotografici)
In ogni caso mi piacerebbe continuare ad approfondire meglio la ricerca e a riuscire a scoprire nuovi artisti legati realmente alla Fotografia come Arte.

di Christy Lee Rogers

Riporto qui ancora una frase dal libro di Man Ray con cui mi trovo molto d'accordo, nel genere artistico la tecnica non è fondamentale, ma invece l'idea sì :

"Da parte mia continuerò a esplorare il campo - nel colore come nel bianco e nero - nella speranza di aggiungere un'altra freccia al mio arco, senza mai perdere di vista l'obiettivo che mi sono fissato - quello dell'espressione di un'idea. Sia con la parola sia con i colori o con mezzi ottici e chimici, la mia idea è quella di creare un'opera d'arte - capacità questa, unica nella specie umana, altrove introvabile in natura. Quando dico che l'Arte non è fotografia, intendo dire che la perfezione tecnica non può mai costituire un fine di per sè soddisfacente, ma va usata per esprimere qualcosa in modo originale e convincente." (pag. 124)

di Tomohide Ikeya